Descrizione
Senatore Cappelli è un grano ampiamente coltivato in Italia, che a partire dalla battaglia del grano degli anni 20 e 30 fino agli anni 60 è stato il grano duro più diffuso nel nostro Paese prima di essere soppiantato da grani più moderni e rischiare quasi di scomparire. Nel 1996 ne venivano prodotti solo 10 mila kg all’anno, nel 2017 abbiamo toccato i 2,5 milioni di kg. Le regioni in cui è più coltivato sono la Puglia , la Basilicata, e anche la Sicilia( dove in realta’ furono riselezionati i diretti fratelli ,per esempio IL MARGHERITO nella piana di Catania, ma è un grano che si adatta bene anche a nelle regioni del Centro Italia.
Non solo, ma il Senatore Cappelli è nato in Italia. I più esperti obietteranno che deriva da una varietà tunisina, ma poco importa: lo ha “inventato” ad inizio Novecento il geniale agronomo Nazareno Strampelli incrociando con metodo naturale quella e altre varietà per unirne i tratti migliori. E ha creato un prodotto straordinario. Nonostante sia molto giovane (il centenario è stato festeggiato nel 2015), il Senatore Cappelli è a tutti gli effetti un grano antico. Questo perché è stato selezionato prima che venissero introdotte le moderne lavorazioni industriali, quando le produzioni erano ancora per lo più semplici e artigianali. Oggi la necessità di produrre velocemente e il più possibile ha stravolto il modo di lavorare il grano e favorito la diffusione di grani più bassi, più proteici e con più glutine. Il Senatore Cappelli resta invece un grano come quelli di una volta, a spiga alta, con radici profonde, ideale per essere coltivato biologicamente perché non sopporta di essere concimato troppo (tende a crescere in altezza e spezzarsi), ma sopratutto non ha subito variazioni genetiche innaturali , create attraverso forzature in laboratorio.
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